Buona Befana. Ieri, la televisione RAI 1, chiudendo un bel servizio su Umberto ECO, ne ha riportato la foto con sotto questa sua frase: “A volte si debbono subire delle piccole ingiustizie per non subirne di più gravi”. Si collega pragmaticamente alla riflessione di Italo CALVINO: “ L’inferno è quello che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio (Le città invisibili).”
Qualcuno ha commentato il mio ultimo post, in cui ringrazio il Presidente Sergio MATTARELLA dopo il discorso di fine del suo settennato. Ha commentato pieno di livore e ideologia, leggendo solo quel che ha voluto leggere e capire. Colpa mia. Parafrasando un vecchio titolo di film dovrei dire: “Questo è face book, bellezza”. Avevo concesso giorni fa l’amicizia a un “amico” di Genova che me l’aveva chiesta così: “Ciao Ennio, sono contento di averti rintracciato dopo 50 anni. Ho un ricordo indelebile di te. Io sono stato un ribelle negli studi anche se comunque li ho ripresi dopo il militare, e se l’ho fatto devo ringraziare pure te, che mi sei stato sempre di fulgido esempio”. Lo ringrazio delle belle parole e anche della storica foto di judo inviatami, quando ci allenavamo sul “tatami” di judo ( in giapponese via della dolcezza) nella palestra tra i “carruggi” col maestro CAMPAILLA. Alcuni “amici” della sua lista, si sono subito espressi sul mio post, in modo offensivo, con giudizi perfidi per il PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, e non solo. Ho risposto “malvolentieri”, ricordando le regole della civile dialettica, e dell’educazione. Grazie a quanti hanno commentato positivamente il post. In particolare, ringrazio il leggendario “Maresciallo” Stefano VERDINI conosciuto, se ben ricordo, ai tempi della Mobile a Roma con Fernando MASONE e Carlo IOVINELLA, che mi ha informato di avere espulso l’offensivo commentatore ( peraltro già poliziotto) dal gruppo che egli amministra. E ringrazio l’amico Giovanni SCIACCA, già mio collega a Genova, e poi prestigioso dirigente dell’Ufficio Italiano Cambi, che conoscendo la mia storia, ha suggerito una “bella sfoltita” di pseudo-amici face book. Ho risposto, a tutti, a mio modo.
Chiedo scusa a chi talora mi segue, e ha dovuto subire questa precisazione. Non cerco commenti. Ringrazio la sorte per essere sopravvissuto a esperienze tragiche del nostro bello ma sciagurato Paese, e di potere dare un pur minimale contributo di Memoria e di Valori per cui tanti “SERVITORI DELLO STATO” hanno dato la vita. Continuerò, finché il SIGNORE vorrà, sapendo che, come diceva Giovanni FALCONE: “le idee camminano sulle gambe degli uomini” e che, come esortò sino alla fine Paolo BORSELLINO: “Ciascuno deve cercare di contribuire per quel che può e sa a migliorare la società in cui viviamo!”.
Grazie ancora Presidente Sergio MATTARELLA, per lo stimolo dato ai “giovani” di costruire il mondo migliore che il “ragazzo ottantenne” Gustavo ROLL augurava anni fa ( ospite al telefono, presentato da Franco ZEFFIRELLI, in una trasmissione di Raffaella CARRA’ ) nel link riportato.
Ogni tanto qualche seme sembra attecchire. Grazie alla mamma che ha posto la foto del figlio Davide, sullo sfondo di una mia utopistica” poesia-speranza, e a quella di Samuele, il nipotino del compianto Nazareno GIUSTI, che sorretto dalla
sua mamma sembra leggere avido “Il Ritorno del Piccolo Principe”. Che non siano lor a cambiare l’umanità?
Buona Befana e buona vita a tutti.  Ennio Di Francesco
https://youtu.be/LINYVk84RYc