Il 30 novembre la piazza di Capistrello ( Avezzano ) è stata intitolata a Giovanni PALATUCCI, l’ultimo Questore di Fiume italiana. Ringrazio il Sindaco Francesco Ciciotti, che ha organizzato, e chiunque é intervenuto. Da Trieste mi aveva chiamato il giorno prima il collega Sergio Schirinzi: “Dottore, la prego vada. E’ nel suo Abruzzo”. Ho riflettuto. Non ho altri titoli, se non memoria e gratitudine per il sacrificio dei “Tutori dell’ordine” che hanno dato la vita per la Sicurezza e la Democrazia di questa povera Italia. Giovanni PALATUCCI è fulgido esempio.
Ho informato il Questore de L’Aquila, Enrico De Simone, grande professionista e signore. Parole toccanti le sue: ” Collega Di Francesco, caro Ennio, vivevo a Pescara nello stesso quartiere.Tuo papà, “maresciallo dei Carabinieri”, era amico del mio, “ispettore del lavoro”, e parlava orgoglioso di quel figlio commissario, coraggioso e testardo, che si batteva per riscattare le condizioni di vita di tutti i “Tutori dell’Ordine. Sarò onorato se vieni.”.
Anche il Sindaco, aveva risposto: “ Dottore, so quanto lei ami Palatucci. Le sarò grato di un suo intervento“.
Ed eccomi lì, l’indomani alle 15, dopo un viaggio in treno, verso la Maiella.
Ringrazio il Dirigente del Commissariato di Avezzano, e i collaboratori, che con grande gentilezza, mi hanno assistito. Ho abbracciato commosso l’ormai novantenne Enzo Giordani, col quale negli anni di piombo ci battemmo per la riforma di Polizia, con la legge 121/81, purtroppo rimasta incompiuta.
Nella piazza fa freddo, e il vento entra nelle ossa. Il pensiero del collega Giovanni Palatucci, numero 117826 ispira parole e sentimenti . Gli interventi si succedono, brevi e incisivi: il Sindaco, il Questore, il sacerdote. La targa viene scoperta, piccola e alta, sullo sfondo dei monti innevati. Il “silenzio” echeggia, assoluto. Sento nell’anima Giovanni PALATUCCI, immenso di amore per gli altri, e di fede, in quel Santo Natale a Dachau, l’ultimo.
Grazie collega e Maestro, Giusto tra le Nazioni. Da dove sei proteggi tutti. Ennio