Il sole si ferma alle 14,30 del 6 agosto 1985. Il Commissario dai baffi biondi esce dalla Questura, con l’alfetta blindata e due agenti. Ninni Cassarà, il capo della Squadra Mobile, ha appena telefonato alla moglie: “Laura sto arrivando, saluto i bambini”. Non vede l’ora di abbracciarli, specie la terza figlia nata da poco. L’auto sfreccia, per vie diverse. Al fianco di Ninni c’è l’ agente Roberto Antiochia tornato precipitosamente da Roma, dov’era stato appena trasferito e dove ha lasciato la fidanzata con cui avrebbe dovuto sposarsi. Ha sentito più forte tornare a Palermo, per proteggere “Ninni”, il suo capo. Nove giorni prima la mafia ha ucciso Beppe Montana, il commissario della “Sezione catturandi”. Cassarà è in pericolo. Chissà a cosa pensa quel ragazzo attento, l’arma accanto. Arrivano nel cortile del condominio ove abita Cassarà. Scendono. Per Ninni un attimo di sguardo felice verso l’alto. La moglie Laura è alla finestra con la piccola in braccio. Nell’ammezzato di fronte i killer, una sorta di “nazionale omicida” a cui ogni cosca partecipa, implacabili aspettano. Nessuno avrà poi visto e sentito nulla. Trecento colpi di kalashnikov. Roberto e Ninni sono in una pozza di sangue, le mani tese a proteggersi invano. L’altro agente rimane ferito. Laura vede, urla, corre, bussa alle porte vicine: nessuno apre. Che direbbero oggi Ninni, Roberto, e tutti gli altri “Servitori dello stato” morti per mafia? La loro risposta è scritta nel sangue.
Dedico al collega e amico “Ninni”, in questo tragico anniversario, il filmato dell’evento organizzato il 19 luglio scorso a Pescara: “per non dimenticare Paolo Borsellino, Giovanni Falcone, gli agenti delle scorte, e tutti coloro che hanno dato la vita per cercare di costruire una società migliore”. Siamone degni!
Il filmato dura 1’38’18”. Scegliete se vederlo di seguito o nelle fasi che ( secondo più, secondo meno ) si succedono: 1) sino a 33’07 ( saluti del padre francescano GianMaria Polidoro; estratti di interviste a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, pensiero per Ninni Cassarà; ) – 2) prosegue sino a 47’36 coi brevi filmati in cui ragazzi di Ari e Miglianico raccontano di Paolo Borsellino e Emanuela Loi. I video, spiegati dal sindaco Marcello Salerno, fanno parte del progetto MIUR “il sentiero della memoria”; – 3) prosegue sino a 1’19’56” con performance degli attori Davide Iengo e Donatella Castillo; quindi di Pierfrancesco Saraceno e Mariapaola Tedesco; 4) prosegue sino a 1’38’18 ( performance del maestro violinista Marco Misciagna; lettura da parte della piccola Denise del “messaggio ai giovani” di Agnese Borsellino; filmati conclusivi col testamento spirituale di Paolo Borsellino e l’anatema alla mafia di Papa Giovanni Paolo II°). Alcuni passaggi sono anche dedicati allo straordinario “poliziotto artista” Nazareno Giusti, e all’amico Nicolino Tontodonati, da poco scomparsi.
Scusatemi per l’emozione e magari qualche farfugliamento e inesattezza da essa scaturiti. Ringrazio gli Attori e il Maestro intervenuti, per l’onore fatto alla Cittadinanza di Pescara, il Presidente del Tribunale Angelo Bozza, quello del nuovo Consiglio Comunale Marcello Antonelli, Marco Alessandrini per la loto presenza. Il nuovo Sindaco Carlo Masci e il Prefetto Gerardina Basilicata per i sentiti messaggi inviati. Mi hanno toccato quelli giunti da Maria Claudia, sorella di Emanuela Loi che fece, prima che per Borsellino, anche la vigilanza all’abitazione di Piersanti Mattarella, fratello del Presidente della Repubblica; e da Manfredi Borsellino, figlio di Paolo. Grazie a Emanuele Altamura per l’assistenza informatica e al regista Stefano Falco per l’ottimizzazione del video. Grazie a tutti per la comprensione, e prego di ascoltare e condividere, se si riterrà, col pensiero a Loro rivolto. Vostro Ennio
https://youtu.be/aulqtKIrQ0M