E’ esecrabile che un rappresentante al Parlamento, sottosegretario di Governo, della Repubblica Italiana, basata sulla Costituzione che sancisce i Valori fondamentali del convivere sociale, chieda di sostituire i nomi di dedica a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino del parco di Latina, con quello di Arnaldo Mussolini.
Ciò è non conoscenza della storia, non serietà, non maturità politica e sociale. Al di là della stima che ciascuno può avere per Arnaldo Mussolini, agronomo, giornalista, professore, nonché della opinione, convincimento politico, pietas, che si può nutrire per il fratello Benito Mussolini, fondatore del fascismo che, certo fondò Latina, ma condusse l’Italia alla seconda Guerra mondiale, con lutti, distruzioni e aberrazioni razziali. Sotto riporto il recente breve filmato da me pubblicato dal titolo “Non uccidete la Memoria“.
Ribadisco anche questa mia risposta a un commento del post del 6 agosto in memoria di Ninni Cassarà e Roberto Antiochia: “Prego chiunque legga i miei post ( e ringrazio i tanti che lo stanno facendo ), di non fare commenti politichesi. Ho avuto l’onore di conoscere Giovanni Falcone, Ninni Cassarà, Saveria Antiochia e tanti altri Tutori dell’ordine, uccisi. Il mio unico scopo è che Li si ricordi e onori, e che i giovani sappiano a chi debbono i diritti di cui oggi fruiscono. Grazie“.
Resta forte la domanda alle coscienze: “E’ questo Paese degno del sacrificio di personaggi come Falcone, Borsellino, Chinnici, Cassarà, Alessandrini e i tanti altri “eroi sconosciuti” caduti per la democrazia di tutti; anche per coloro che Li dimenticano, offendono e dileggiano?” .  Si rifletta! Vostro Ennio Di Francesco