Sono lieto che il Presidente della Repubblica Sergio MATTARELLA, nel suo recente intervento a Sassari per il 10° anniversario della morte di Francesco COSSIGA, ne abbia ricordato la statura giuridica, politica, umana. Il quotidiano la Repubblica così sintetizza: “COSSIGA fu vivace perché voleva le riforme”. Mi commuovo, pensando a quando nel 1976, appena divenuto Ministro dell’Interno, sentì di dovermi telefonare nell’Ufficio passaporti, dove ero stato emarginato: per essere tra i promotori del Movimento per la riforma democratica polizia? per avere affermato, dopo l’arresto di Marco PANNELLA, l’assurdità della legge antidroga che allora apriva ai giovani solo le porte del carcere e del manicomio? per avere indicato in un’indagine sul terrorismo stragista la pista che portava a Licio Gelli e alla P2? Chissà! Tutto é scritto nel libro Un Commissario edito da Marietti nel 1992, con prefazione di Norberto BOBBIO.
COSSIGA conferma ogni passaggio riguardo ai nostri incontri. Egli mi restituì al mio impegno professionale ed esistenziale. Sono convinto di non averlo mai deluso. Porto in cuore gli stessi Valori di italianità, diritto, umanità, che il Presidente MATTARELLA, oggi Gli riconosce. Nella mia piccolissima dimensione ( non se ne abbia) forse con in più la “SOLITUDINE DELL’UTOPIA”, giacché continuo, pur rottamato e pieno di lividi, a sperare che si realizzi quanto scritto nel ’48 nella Dichiarazione Universale dell’ONU: “ Tutti gli uomini nascono liberi e uguali in dignità e diritti. Sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in uno spirito di fraternità».
Chissà, Signor Presidente, non voglia leggere quanto scrissero al mio riguardo Maestri come: Umberto TERRACINI, Norberto BOBBIO, Antonio GIOLITTI, Leo VALIANI, Vittorio FOA, Ugo LA MALFA, Don RIBOLDI, Antonino CAPONNETTO, Corrado STAJANO.. e Francesco COSSIGA. Grazie Signor Presidente , del suo alto e umanissimo ricordo. Forse Lui, da qualche parte, coi capelli divenuti allora improvvisamente bianchi, sta sorridendo. Vostro Ennio di Francesco