Amici, buongiorno e buona vita, con il monito che Papa Francesco ha urlato dal Giappone, pregando non solo per le vittime di Hiroshima e Nagasaki, su cui nell’agosto 1945 aerei dei “liberators statunitensi” sganciarono i due ordigni atomici, “Little boy” e “Fat Man”, ma per questa nostra umanità che sempre più dimentica. “L’USO E la DETENZIONE A FINI BELLICI DI ARMI NUCLEARI VA BANDITA. MA PER QUESTO OCCORRONO GOVERNANTI CAPACI E LUNGIMIRANTI”, ha gridato Papa Francesco. Che il Signore lo assista sempre! Sotto troverete due pagine de “Il ritorno del Piccolo Principe”, libretto che covavo dentro, da quando, durante un G8 a Kyoto, sentìi forte il bisogno di andare, da solo, a Hiroshima. Come dimenticare lo scheletro della fabbrica, le rovine della scuola che divennero tombe per tanti operai, donne, bambini coi loro insegnanti..? E la parete diroccata dell’edificio dove è rimasta traccia di una persona liquefatta dall’esplosione? E le tante persone contaminate che percorsero il calvario di “croci nucleari”? Si calcola che le vittime siano state oltre 100mila. Chi vuole può leggere, e scaricare gratis dal mio sito. il libro, sgorgatomi dal cuore, un Natale nell’Abbazia di Farfa Sabina. Ringrazio Sergio Diella, amico d’infanzia, diacono, per i disegni, nonché Angela Terzani e Dacia Maraini per le note di cui mi hanno onorato. Ritroviamo tutti “il Piccolo Principe” dentro di noi, e piantiamo il seme dell’Albero della Pace che lui ci regala!
E’ un inedito registrato alla Siae, leggibile da tutti, specie da mamme e nonni ai bambini. Chissà che un Editore non voglia stamparlo e diffonderlo, devolvendo ogni mio diritto in beneficenza? Grazie della lettura e buona vita. Vostro Ennio