Cari Amici, buona domenica. Le parole si rincorrono sui “media”, oltre le esortazioni del Presidente Sergio MATTARELLA. Se si desse “essenza” ai termini, “RESPONSABILITA’ ” e “BENE COMUNE”? La Costituzione non afferma che “La Sovranita’ appartiene al Popolo”, e “ Il Capo dello Stato rappresenta l’Unità nazionale”? Non potrebbe Egli, alle prossime dimissioni date dal Presidente del Consiglio in Parlamento (tempio della sovranità popolare), invitare con messaggio alle Camere, i “Laeder-responsabili” dei diversi partiti, a indicare ( nella proporzione che ivi li tiene), entro il termine che fisserà, i “rispettivi esponenti”, per riunirsi, anche col Presidente dimissionario, per presentare ( in una sorta di “CONCISTORO PER IL BENE COMUNE) il “programma condiviso”, per “GOVERNARE INSIEME”, magari sino a fine legislatura, per portare il Paese fuori dalla fase emergenziale? Il “nuovo” Presidente del Consiglio, sarebbe scelto dagli stessi, tra loro, magari confermando il precedente, o dandogli un ruolo per l’opera svolta, in campo internazionale. E nel contempo “lavorare, insieme”, (  con ” esperti super partes”, economisti, ex presidenti della Corte Costituzionale) in una sorta di COMITATO COSTITUENTE, per varare “la legge elettorale” per le prossime elezioni e indicare le necessarie “Riforme Costituzionali”? Insomma tornare al “percorso di RESPONSABILITA’ DEMOCRATICA“, che il 28-29  gennaio 1944 ( coincidenza di data?) fecero “Statisti“, di diversa fede politica, riunendosi al Teatro Piccinni di Bari (.. Arangio Ruiz, Carlo Sforza, Piero Calamandrei, Giorgio La Pira, Alcide De Gasperi, Umberto Terracini..) per ricostruire un’Italia che usciva  divisa e distrutta dalla guerra persa. Fu uno storico impegno di saggia e intelligente “MEDIAZIONE PER BENE COMUNE“. Umberto Terracini che presiedette i lavori auspicò: “ E’ stata redatta la Costituzione come un patto di amicizia e fraternità, perché il popolo italiano, ne sia custode”. Non vale ciò, in questa fase di “pandemica-guerra sanitaria, sociale, economica, occupazionale”, che porrà gli Italiani, il Pianeta, e l’Umanità stessa, di fronte a drammatiche prove, politiche e esistenziali. Esorto a ciò, perdonatemi, per età, esperienze, magari con “Maestri“, come leggerete in alcune note.
Il Presidente Sergio MATTARELLA, può contare sulla mia gratitudine, e disponibilità per il bene comune. Vostro Ennio
 riportate.