Carissimi amici, buongiorno con ancora nel cuore la magia di Assisi, dove ho partecipato sabato scorso al Convegno di “Assisi Pax International”, l’associazione fondata da padre GianMaria Polidori. Il tema trattato è stato “Economia per una civiltà di pace”, a lui tanto caro e compendiato nel suo omonimo testo, che dovrebbe essere letto da ciascuno e soprattutto da politici, imprenditori, economisti, educatori  e governanti. “Progetto e metodologia- scrive padre GianMaria dopo oltre mezzo secolo di vita di vita conventuale- nascono da una profonda riflessione sul Vangelo, mediata dalla spiritualità di Francesco d’Assisi”. Al Convegno, moderato da Gerardo Navazio e Cosimo De Tommaso, presidente e vice dell’Associazione, hanno portato preziosi contributi l’economista Luca Ferrucci e il filosofo Diego Fusaro. Mi sono permesso di intervenire brevemente, riflettendo come ogni evoluzione cattedratica non possa non passare attraverso l’insegnamento e l’esempio del “poverello di Assisi”. Sono convinto che ciascuno sia uscito rinforzato dalla sapienza e dialettica del Convegno, e poi domenica, al termine della Santa Messa celebrata da padre GianMaria nella Chiesa Nuova, vicino la casa ove nacque  san Francesco, dalla sua “benedizione”. Sono certo di interpretare gli auguri di tanti, per padre GianMaria che continuerà la sua attività di pensiero e preghiera nella chiesa di Santa Maria degli Angeli, dove è stato trasferito, vicino alla ”porziuncola”, da dove il “poverello Francesco” passò all’eternità . Ho pregato in questi luoghi sacri, con padre GianMaria, per Nazareno Giusti, il poliziotto artista, innamorato di san Francesco, il cui ultimo lavoro postumo sulle contraddizioni della “grande guerra” riporta la frase che san Francesco scrisse: “ chi lavora con le sue mani, la sua testa ed il suo cuore è un artista”. Tutto si lega. “Spiritus ubi vult spirat!”- Auguri a tutti, nella magia del Natale voluto a Greggio, dal poverello Francesco. Vostro Ennio


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