Ringrazio Gioacchino Onorati editore di Aracne libri e tv,  per avere voluto l’intervista fattami il  il 29 maggio scorso dalla bravissima e splendida conduttrice Eleonora De Nardis. Potete seguirla cliccando sotto sul termine. 

L’intervista

Essa che aveva lo scopo di annunciare l’auspicabile stampa del manoscritto su Giovanni Palatucci, il commissario di polizia dirigente l’ufficio stranieri a Fiume durante la seconda  guerra mondiale,  deportato e morto a Dachau per avere salvato ebrei dalla persecuzione nazista, non solo ha permesso di presentare il mio sito-blog da poco aggiornato, e la filosofia esistenziale che lo sottende, ma si lega alla tragica vicenda di Nazareno Giusti

l’artista poliziotto al quale dedico il  blog stesso nell’articolo che leggerete cliccando sul suo nome in alto.  Potrò infatti terminare quel manoscritto iniziato anni fa ed interrotto, solo perché Nazareno mi ha fornito col suo ultimo libro “Giovanni Palatucci-una vita da riscoprire” elementi importanti.

Avevo telefonato a Nazareno per complimentarmi del libro narrativo ( genere nuovo per lui fumettista). Mi aveva risposto da Firenze, dalla camerata del Reparto Celere dove alloggiava. Garbato come sempre, mi aveva persino chiesto scusa per  avere rallentato il progetto che gli stava a cuore: trarre dal mio libro “Un Commissario”, un fumetto. Mi aveva infatti già inviato via via 81 tavole; e mi  informò  soddisfatto,  che aveva terminato quelle sul mio arresto di Marco Pannella. Due giorni dopo appresi su face book del suo tragico gesto. Farò quanto nelle mie forze, perché Nazareno Giusti continui a vivere ancora nei suoi fumetti. Certo dalla luce dove ora si trova, ne sarebbe felice, e così i suoi Genitori affranti, e i  tanti che lo hanno conosciuto e gli hanno voluto bene. Nel  fumetto, sintetizzando con straordinario talento la prefazione di Norberto Bobbio, lancia, come sotto vedete, un messaggio di valenza generale. Nel Suo pensiero, grazie a tutti, vostro Ennio.

di polizia